Maldarizzi: “La vera legalità potrà radicarsi profondamente solo quando tutti impareranno a rispettare le norme di convivenza più basilari”
Nel corso di un’operazione volta a contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, la Polizia Locale di Taranto è stata oggetto di un atto di violenza perpetrato ai danni degli agenti in servizio. Durante un controllo nella giornata di domenica scorsa, un individuo ha aggredito gli agenti all’interno del parcheggio situato in via Anfiteatro. Costui era stato “pizzicato” a chiedere denaro agli automobilisti.
Solo la risposta tempestiva della Polizia Locale ha portato all’identificazione e all’allontanamento dell’aggressore, il quale è stato regolarmente denunciato e segnalato alle autorità competenti.
Il Segretario Generale della UIL FPL di Taranto, Giovanni Maldarizzi, ha espresso piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Polizia Locale coinvolti nell’aggressione: “Non è la prima volta che accadono episodi del genere nella centralissima Taranto. Ormai, la città sembra essere terra di nessuno. Le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale si adoperano per salvaguardare la sicurezza del territorio e dei cittadini, ma devono essere dotati degli strumenti adeguati senza mettere a repentaglio la propria vita”.
Maldarizzi sottolinea la complessità della situazione, evidenziando la presenza di persone che vivono situazioni di grave emarginazione e problematiche psichiche, che vanno affrontate e tutelate per garantire la sicurezza di tutti.
E conclude: “È deplorevole constatare un atteggiamento privo di senso civico e mancanza di rispetto verso le istituzioni, specialmente nei confronti di coloro incaricati di mantenere l’ordine all’interno della comunità. La vera legalità potrà radicarsi profondamente solo quando tutti impareranno a rispettare le norme di convivenza più basilari. Questo presupposto fondamentale, la libertà individuale, si interrompe quando si impedisce quella degli altri. La città avrà modo di progredire solo quando ciascuno comprenda il valore della reciproca libertà e rispetti le regole che la salvaguardano.”