“Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’Autonomia differenziata”
Questo è lo slogan della campagna lanciata in tutta Italia per raccogliere firme contro l’Autonomia Differenziata. La mobilitazione vede l’impegno di rappresentanti di partiti, sindacati e associazioni che, attraverso banchetti e iniziative locali, puntano a raccogliere entro settembre le 500.000 firme necessarie per chiedere un referendum abrogativo della Legge 26 giugno 2024, n.86, nota come “Legge Calderoli”.
LE RAGIONI DEL NO
Secondo il Comitato referendario, l’autonomia differenziata rischia di frantumare l’Italia in “tante piccole patrie”, aumentando i divari territoriali e peggiorando le già insopportabili disuguaglianze sociali. La legge, infatti, potrebbe:
- Aumentare le disuguaglianze sociali: Condannare il Paese all’irrilevanza politica ed economica, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Gli effetti negativi non riguarderebbero solo il Mezzogiorno, ma anche il sistema produttivo del Centro-Nord.
- Compromettere la sicurezza e il welfare: La regionalizzazione delle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro potrebbe innescare una competizione al ribasso tra regioni, compromettendo la protezione dei lavoratori. Inoltre, la legge minaccia il Servizio Sanitario Nazionale, rischiando di ridurre l’accesso alle cure solo a chi può permetterselo, e privatizzando ulteriormente la sanità.
- Smantellare l’istruzione pubblica: La regionalizzazione dell’istruzione potrebbe minare l’unità culturale del Paese e compromettere il diritto a un’istruzione pubblica e di qualità per tutti gli studenti.
- Frammentare le politiche ambientali: Un’Italia frammentata non sarebbe in grado di affrontare efficacemente le sfide globali come il cambiamento climatico e la conversione ecologica.
Questi e altri punti critici sono stati evidenziati per sottolineare l’importanza di mantenere l’unità del Paese e garantire pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
DICHIARAZIONI DI GIOVANNI MALDARIZZI, SEGRETARIO GENERALE UIL FPL TARANTO
Giovanni Maldarizzi, Segretario Generale della UIL FPL Taranto, ha espresso una ferma opposizione all’Autonomia Differenziata: “La UIL FPL si schiera contro una riforma ingiusta e dannosa, che aumenterà ulteriormente le disuguaglianze sociali e dividerà l’Italia a seconda della Regione in cui si vive. Questo comprometterà la qualità della scuola e della sanità pubblica, l’accesso alle cure e alla prevenzione, alimentando il fenomeno della mobilità sanitaria e penalizzando le Autonomie Locali, i Comuni e le aree interne. La legge colpirà anche le politiche ambientali, complicando la vita alle imprese e frenando lo sviluppo, impoverendo ulteriormente il lavoro.”
Maldarizzi ha poi aggiunto: “La regionalizzazione potrebbe mettere in discussione l’uniformità dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, creando dinamiche favorevoli per alcuni e svantaggiose per altri, aumentando le differenze retributive tra lavoratori di diverse regioni. Tutto ciò contrasta con i principi della nostra Costituzione, che garantisce pari opportunità e dignità a tutti i cittadini.”
In conclusione, Maldarizzi ha sottolineato l’impegno del sindacato nel difendere un’Italia unita, libera e giusta, in cui ogni cittadino possa contare sulle stesse tutele e opportunità.
L’ITALIA DEVE ESSERE UNITA, LIBERA E GIUSTA: FIRMA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
L’iniziativa della raccolta firme rappresenta una chiamata all’azione per tutti i cittadini che credono in un’Italia unita e coesa, dove i diritti fondamentali sono garantiti senza discriminazioni. È un invito a difendere un Paese che deve restare forte e unito di fronte alle sfide del presente e del futuro.