La UIL FPL Taranto in prima linea nello sciopero Uneba del 16 settembre a Bari

Presenti il Segretario Generale Giovanni Maldarizzi e i lavoratori del settore socio-sanitario

Bari, 16 settembre 2024 – Oggi, presso il presidio regionale di Bari, la UIL FPL Taranto ha partecipato attivamente allo sciopero nazionale indetto dai sindacati di categoria, inclusa la UIL, per richiedere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i 135mila lavoratori del settore socio-sanitario, assistenziale ed educativo associati ad Uneba.

A rappresentare la UIL FPL Taranto è stato il Segretario Generale Giovanni Maldarizzi, che, insieme ai lavoratori, ha ribadito l’importanza del rinnovo contrattuale, scaduto ormai da quasi cinque anni. Durante il presidio, Maldarizzi ha rilasciato importanti dichiarazioni a sostegno della mobilitazione.

Dichiarazioni di Giovanni Maldarizzi, Segretario Generale della UIL FPL Taranto:

“Oggi siamo qui per dare voce ai 135mila lavoratori che, da troppo tempo, attendono un riconoscimento concreto. Non possiamo più accettare che, dopo cinque anni di attesa, il rinnovo del contratto venga ancora posticipato. Il nostro lavoro è fondamentale per il benessere delle persone fragili e delle loro famiglie, e non possiamo essere lasciati soli in questa battaglia. La dignità del lavoro passa anche dal giusto riconoscimento economico e normativo.”

“Uneba ha mostrato piccoli segni di apertura, ma non possiamo accontentarci di proposte vaghe e promesse a lungo termine. Chiediamo un impegno chiaro e concreto, perché i lavoratori meritano un contratto che sia all’altezza del loro impegno quotidiano. Questa lotta continuerà fino a quando non otterremo un risultato giusto e adeguato alle nostre richieste.”

Lo sciopero, che ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori e rappresentanti sindacali, ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro all’associazione datoriale Uneba: “Rinnovo Subito”.

La UIL FPL Taranto, insieme alle altre sigle sindacali, continuerà a sostenere la mobilitazione fino a quando non verrà raggiunto un accordo soddisfacente per tutti i lavoratori del settore socio-sanitario.

Condividi:

Articoli Correlati