Le segreterie provinciali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, in rappresentanza dei lavoratori di Sanitaservice ASL Taranto, hanno richiesto un incontro urgente con la Direzione Generale per affrontare le gravi criticità che stanno compromettendo il funzionamento e la stabilità dell’azienda. Tra le principali problematiche evidenziate: la gestione della commessa SET 118 con ore di lavoro in esubero e il mancato pagamento del premio COVID, la cronica carenza di personale nel settore ausiliariato e pulimento, la disorganizzazione nei turni del CUP e le irrisolte questioni sugli inquadramenti degli amministrativi e informatici. Le organizzazioni sindacali chiedono risposte concrete per garantire il futuro dell’azienda e la tutela dei lavoratori.
“Da mesi sollecitiamo interventi risolutivi, ma restiamo inascoltati – dichiarano Cosimo Sardelli e Alessio D’Alberto (FP CGIL Taranto), Flavia Ciracì (CISL FP), Giovanni Maldarizzi (UIL FPL Taranto) –. È la stessa ASL, in qualità di socio unico, che deve dare risposte chiare e fornire le indicazioni necessarie per superare le attuali difficoltà.”
Uno dei nodi più critici riguarda la commessa SET 118, con il rischio che i lavoratori ricorrano alle vie legali per il mancato riconoscimento delle ore in esubero. A questo si aggiunge l’attesa infinita per il premio COVID, la mancata pubblicazione degli elenchi dei lavoratori coinvolti e il concorso per i 40 soccorritori ancora fermo.
Sul fronte ausiliariato e pulimento, la situazione è ormai insostenibile: “Non si sostituiscono i pensionamenti, i lavoratori sono pochi e sempre più stanchi. Serve subito l’estensione dell’orario per i part-time e lo scorrimento della graduatoria. Inoltre, l’idea di accantonare il tempo di vestizione in banca ore senza possibilità di utilizzo è inaccettabile”, sottolineano i rappresentanti sindacali.
Precarietà anche per il CUP, con operatori spostati senza criterio su tutta la provincia, e per il comparto amministrativo e informatico, dove il riconoscimento delle mansioni superiori è ancora un miraggio. Infine, l’organigramma aziendale, promesso entro la fine dello scorso anno, continua a non vedere la luce, lasciando l’azienda in una situazione di caos gestionale.
“Senza risposte immediate – concludono i sindacalisti – il rischio è il collasso di Sanitaservice. Se si vuole davvero salvaguardare l’azienda e garantire i servizi essenziali, è il momento di agire.”