UIL FPL TARANTO: IL 22 MAGGIO SCIOPERO NAZIONALE PER IL RINNOVO DEI CCNL SANITÀ PRIVATA E RSA AIOP ARIS

La UIL FPL di Taranto si unisce alla mobilitazione nazionale indetta da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per il prossimo 22 maggio, proclamando lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata e delle RSA. La protesta nasce dal mancato accordo con le associazioni datoriali AIOP e ARIS, le quali continuano a subordinare l’avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale alla copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Una posizione inaccettabile, che priva oltre 200mila professionisti del settore del diritto a un contratto aggiornato, lasciandoli senza tutele da sei e tredici anni.

IL RUOLO DELLA SANITÀ PRIVATA ACCREDITATA

Le strutture sanitarie private accreditate svolgono un servizio pubblico essenziale, integrando il Servizio Sanitario Nazionale in base all’articolo 32 della Costituzione. Per questo motivo, è fondamentale che siano regolamentate da criteri chiari e vincolanti: chi riceve accreditamenti e fondi pubblici deve garantire salari equi, diritti adeguati ai lavoratori e dotazioni organiche allineate a quelle della sanità pubblica. UIL FPL Taranto ribadisce che non si può permettere che il diritto a un contratto dignitoso diventi oggetto di un ricatto economico.

AIOP e ARIS stanno scaricando il rischio d’impresa sulle spalle dei lavoratori e, indirettamente, sull’intera collettività. Questo atteggiamento mette a repentaglio non solo la stabilità occupazionale, ma anche la qualità delle cure e dell’assistenza erogata ai cittadini.

AZIONI E OBIETTIVI DELLA MOBILITAZIONE

UIL FPL Taranto, insieme alle altre sigle sindacali, promuoverà mobilitazioni nei luoghi di lavoro e assemblee informative per sensibilizzare lavoratori e opinione pubblica. Inoltre, verrà chiesto agli Ispettorati Territoriali del Lavoro di verificare il rispetto dei contratti collettivi, delle condizioni di lavoro e dei requisiti professionali all’interno delle strutture accreditate.

Non ci fermeremo finché non saranno riconosciuti diritti e salari dignitosi a tutti i professionisti della sanità privata e delle RSA. È il momento di inviare un segnale forte alle controparti: la dignità di chi lavora nel settore sanitario deve essere difesa con determinazione.

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